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Concept_ Un paesaggio verso l'interconnessione

 

Il mio concept deriva da un percorso cominciato ormai poco più di un anno fa con il corso di Laboratorio di Progettazione IV. Durante questo corso mi sono imbattuta nel progetto Tevere Cavo, che intende mettere a sistema una serie di vuoti urbani e di aree sottoutilizzate a Roma, nella zona che segue l'andamento del Tevere dalla diga di Castel Giubileo alla porta di Piazza del Popolo, racchiusa dai colli di Monte Mario ad Ovest e di Monte Antenne ad Est.

 

Proprio in uno di questi Urban Voids la mia attenzione si è rivolta a tre concetti fondamentali, parole chiave: Paesaggio, Movimento, Connessione.

Come evoluzione di quanto fatto all'inizio di questo corso ho trattato il problema della "crisi" sul mio blog con un articolo, focalizzando la mia attenzione ancora una volta sul paesaggio della città di Roma, sulla connessione all'interno di esso e sui problemi che ne derivano, come ad esempio la fruibilità e la comunicazione.

 

In tal senso ho ritrovato questi argomenti nel testo del Prof. Arch. Antonino Saggio "Introduzione alla rivoluzione informatica in architettura", dove vengono descritte alcune crisi legate al passaggio dal mondo industriale a quello informatico, quali le "brown areas, o aree dismesse, che rappresentano un campo fondamentale di opportunità", il concetto di "paesaggio", "che rimette in gioco le relazioni tra architettura e natura" e il grande ruolo della comunicazione, perchè "l'informazione e la comunicazione nella società postindustriale sono gli elementi che determinano il valore".

 

Un altro testo che ho avuto l'opportunità di leggere e che riguarda gli stessi argomenti è "Territori della complessità, New Scapes" di Paola Gregory, facente parte della collana La Rivoluzione Informatica, il quale mi ha portata ad ampliare la mia riflessione sulla crisi, sul paesaggio, sull'informazione, sulla connessione e sulla comunicazione.

Da questa lettura è nata l'idea di concepire il mio autoritratto, come profonda interconnessione viscerale tra uomo e natura, mente e paesaggio, spazio e tempo, layer e link, attraverso i quali, come afferma la Gregory, "si realizza quella ragnatela dinamica di interconnessioni che, sfaldando le forme della narrazione tradizionale, esalta l'ubiquità, la simultaneità, la distribuzione frantumata o parallela. L'architettura è messa in movimento; si trasforma in uno spazio ipertestuale in cui l'utente, creando i suoi collegamenti, partecipa alla redazione o all'edizione del testo che legge, determinandone la sua organizzazione finale".

 

In conclusione ho maturato l'opinione che nonostante noi viviamo nell'Era dell'Informazione, dunque siamo l'informazione, stiamo vivendo una grande crisi generata dalla mancanza di connessione, comunicazione nella nostra vita. Ritengo, date queste premesse, che sia necessario il recupero di questi vuoti in connessione, e non ulteriore spaccatura, con il territorio, ma che tutto ciò sia sostenuto da un profondo lavoro di interconnessione, veduta-visione d'insieme, che possa trasmettere consapevolezza, che sia comunicativa, che crei un legame fisico e virtuale con il preesistente.

Corso di Progettazione Architettonica Assistita

Il corso presenta una combinazione di aspetti teorici e di aspetti applicativi. Quelli teorici vertono sui rapporti che intercorrono tra Information Technology e Architettura in questa fase storica. Dal punto di vista applicativo gli studenti sono guidati attraverso dei tutorial e l'uso del laboratorio alla sperimentazione dei diversi ambienti informatici e alla comprensione delle diverse possibilità operative. Il percorso si svolge gradualmente in otto cicli tematici che vanno dal "Mondo dei Raster" a quello "dei Modificatori". Ciascun ciclo offre delle lezioni sul suo contesto teorico, su quello informatico e applicativo e sui paralleli sviluppi nella ricerca architettonica contemporanea. Alla fine di ciascun ciclo, gli studenti redigono una specifica eserticitazione pratica. Tutte le esercitazioni dalle prime a quella finale sono guidate da uno stesso tema di ricerca che quest'anno è definito dal titolo del corso: "Tevere Cavo. Modernità, Crisi e Information Technology" e i cui risvolti saranno gradualmente illustrati agli studenti a cominicare dalla prolusione.

 

 

Professore: Antonino Saggio

 

Assistenti:  Rosetta Angelini

                      Gaetano De Francesco

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